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13-11-2019

Relitto "Saint George"

Costa di Dominicus, Bayahíbe (Rep. Dominicana)

Solo mezzo miglio separa le spiagge di Bayahíbe dal relitto della Saint George, cargo scozzese lungo circa 73 metri, affondato il 12 Giugno 1999 in assetto di navigazione.
Vista la dimensione del relitto, sono consigliate tre immersioni, in modo da poter avere il giusto tempo per esplorare e apprezzare al meglio il fascino di questo cargo.
Dopo un giro perlustrativo sul castello di poppa e i ponti della nave, si guadagna l'ingresso dello scafo dove sono ben visibili le cabine, le toilette e i resti dei boccaporti. Scendendo sempre più in profondità, in un'atmosfera surreale avvolta in un alone di mistero e magia, si accede alla sala macchine.
Naturalmente è consigliato un giro panoramico dell’esterno del relitto.
Data la profondità L’immersione è adatta ai possessori di brevetto di abilitazione alle immersioni con autorespiratore di primo grado (fino ai 18 metri), brevetto superiore o agli apneisti.

dettagli tecnici

Località immersione: Costa di Dominicus, Bayahíbe (Rep. Dominicana)
Attrattività immersione: Relitto – Cargo Scozzese
Dimensione attrazione: 73 metri
Difficoltà attrazione: Difficile   
Profondita minima immersione: 15 metri
Profondita massima immersione: 44 metri
Ambiente immersione: Fondale: prevalentemente sabbioso
Flora: alghe fotofile, coralli, spugne
Fauna: cernie, murene, barracuda, sgombri, crostacei, molluschi, pesci farfalla, lionfish, pesci scatola, pesci palla, pesci trombetta, pesci lucertola
Visibilità immersione (consueta): Buona
Corrente in immersione (consueta): Scarsa/Nessuna
Profilo d'immersione: Quadra
Temperatura minima: 23 gradi
Temperatura massima: 30 gradi
Distanza dalla costa: Minima
Tempi di navigazione: Brevi

LA STORIA
La Saint George, in origine Cargo Norbrae, è stata costruita nei cantieri navali Ardrossan di Strathclyde in Scozia nel 1962.
Lunga 73 metri, era utilizzata per il trasporto di cereali e canna da zucchero dalla Norvegia al Nord e Sud America.
Entrata nel porto di Santo Domingo per delle riparazioni, dopo 20 anni di onorata carriera, non ha mai più solcato il mare aperto. Rimasta alla fonda per 16 lunghi anni, è stata condotta nei pressi di Bayahibe per essere affondata volontariamente, creando così un suggestivo reef artificiale.

CURIOSITÀ
Dopo essere entrata in porto a Santo Domingo, la Norbrae si trovò subito al centro di una bufera! Non di quelle meteorologiche, bensì di tipo economico e burocratico: visti gli esorbitanti costi di riparazione, tasse e ormeggio, il proprietario decise di abbandonare la nave nel porto. 
Il governo decise di pignorare la nave e, mentre si cercava di trovare una collocazione o un utilizzo sensato del cargo, il tempo passava vedendo la nave ferma e ormeggiata nel porto, sempre abbandata.
Nel settembre del ‘98, dopo gli enormi danni provocati dall’uragano “George” alla nave e a gran parte dei Caraibi e del Golfo del Messico, il governo prese una definitiva decisione individuando un sito per l'affondamento, creando così un'attrazione subacquea e un utilizzo sensato destinando il relitto al ripopolamento dell’ambiente marino dopo gli ingenti danni provocati dall’uragano.
Fu così che il 12 giugno 1999, la Norbrae (ribattezzarla Saint George, vista la resistenza al devastante uragano appena passato) si appoggiò sul fondale caraibico.

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