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03-12-2019

Grotta Giusti

Grotta Giusti - Monsummano Terme - Pistoia (Italia)

Grotta Giusti è la grotta termale più grande d'Europa.
Giuseppe Verdi la definì "l'ottava meraviglia del mondo".

La Grotta Giusti (che trova le proprie origini nei millenni), si estende per oltre 200 metri nel sottosuolo, in un groviglio di labirinti sotterranei decorati da stalattiti e stalagmiti e spaziosi antri.
Fuori dall'acqua troviamo 3 caverne che costituiscono un bagno turco naturale (si va dai 24 °C della sala “Paradiso”, passando per i 26 °C del “Purgatorio”, per arrivare ai 34 °C dell'”Inferno”) con vapori caldo-umidi, ricchi di sali minerali, che favoriscono un processo depurativo e detossicante.

Ci si immerge in un'acqua che generalmente ha una temperatura di 30 °C.
L'attrezzatura è ridotta al minimo: GAV, erogatori, bombola, calzari, costume, t-shirt. E chiaramente un caschetto protettivo con delle torce.
Appena mettiamo la testa sott'acqua iniziamo a sentirci degli speleologi subacquei, alla scoperta di qualche tesoro o antico portale che conduce a chissà quale altra dimensione.
Una sensazione unica, incredibilmente affascinante. Soprattutto quando, sott'acqua si spengono le torce, si lasciano abituare gli occhi al buio e si comincia a intravedere qualche sagoma di stalagmite.
L'ispirazione dantesca non si limita alle tre sale descritte in precedenza.
Infatti, durante l'immersione ci imbattiamo in salette, sifoni o stalagmiti con nomi ripresi dalla Divina Commedia: Virgilio, Stige, Caronte, Cerbero, Paolo e Francesca, Beatrice, Farfarello.

Le immersioni non sono particolarmente difficili (almeno le prime volte difficilmente si scende oltre i 12 metri). Ma come tutti i sub sanno bene: poca profondità, poco consumo, specialmente in acqua molto calda. Quindi un'immersione può durare molto più di un'ora. Ma ragazzi: si può scendere e scendere... e ad aspettarci la sotto troviamo proprio lui, Lucifero!

Per le prime immersioni, quindi nei punti più alti, è sufficiente il brevetto di abilitazione alle immersioni con autorespiratore di primo grado. Per le sale più profonde viene richiesto brevetto superiore.

La Grotta Giusti è caratterizzata da un fenomeno di concrezionamento molto sviluppato, differente rispetto alle altre grotte termali (sono quasi assenti le stalattiti, le cannule, le vele e le cortine, mentre abbondano le stalagmiti).
Il soffitto è quasi tutto ricoperto da grandi concrezioni gluteiformi a cavolfiore.
Le concrezioni delle pareti presentano profondi solchi di corrosione che terminano spesso in infiorescenze microcristalline di calcite.
Troviamo pareti a strapiombo con concrezioni a foglie.
L'aspetto più caratterizzante della Grotta Giusti è la presenza di un centinaio di stalagmiti di forma pressoché conica con la parte apicale leggermente arrotondata.
Troviamo un lago e una serie di sifoni, al cui interno sono presenti forme di corrosione parietale e vasti fenomeni di concrezionamento e sedimentazione.
Sia nel punto di accesso dell'immersione, sia nei vari punti ove sono presenti abbondanti sacche d'aria, la superficie dell'acqua (quindi dove l'acqua entra in contatto con l'aria) appare “sporca” per la presenza di calciti flottanti.
Le concrezioni presenti in Grotta Giusti vengono suddivise in freatiche, freatico-vadose, vadose.

dettagli tecnici

Località immersione: Grotta Giusti - Monsummano Terme - Pistoia (Italia)
Attrattività immersione: Fotografica, ricreativa
Dimensione attrazione: Molto estesa
Difficoltà attrazione: Facile   
Profondita minima immersione: 2 metri
Profondita massima immersione: 45 metri
Ambiente immersione: Grotta con acqua termale caratterizzata da un fenomeno di concrezionamento molto sviluppato, differente rispetto alle altre grotte termali (sono quasi assenti le stalattiti, le cannule, le vele e le cortine, mentre abbondano le stalagmiti).
Visibilità immersione (consueta): Ottima
Corrente in immersione (consueta): Assente
Profilo d'immersione: Multi-Livello
Temperatura minima: 25 gradi (da dicembre a febbraio)
Temperatura massima: 30 gradi (da marzo a novembre)

LA STORIA

La storia di Grotta Giusti ha inizio nel 1849.
Alcuni braccianti che lavoravano in una cava su una collina del paese di Monsummano individuarono casualmente una cavità coperta da un grosso blocco di roccia e individuarono dell'acqua in fondo.
Avvertirono Domenico Giusti, possidente terriero appartenente ad una delle famiglie più ricche di Monsummano (nonché padre del poeta Giuseppe Giusti), il quale chiese ad alcuni volontari di calarsi per l'esplorazione.
Mai avrebbero potuto immaginare di trovarsi davanti uno spettacolo tanto incredibile: una serie di stalattiti che pendevano dalle volte ampie e di stalagmiti che spiccavano dal pavimento, un laghetto di acqua estremamente limpida e calda che produceva un vapore che riempiva l'ambiente, una sauna naturale insomma.
La grotta, costituita da rocce carbonatiche, si estendeva per più di duecento metri, articolandosi in svariati corridoi e labirinti sotterranei.
A seguito della scomparsa dei dolori articolari di uno degli esploratori della grotta, alcuni medici iniziarono a indagare sugli effetti benefici che la grotta avrebbe potuto avere sui dolori artritici e il beneficio curativo del trattamento fu scientificamente confermato.
Domenico Giusti dette vita alla prima versione dell'antico stabilimento termale, facendo costruire nella grotta alcuni “camerini di cura”.
La notizia si diffuse presto in tutta la penisola e in Europa e molta gente accorreva per le cure.
Anche Giuseppe Garibaldi beneficiò delle cure nel 1867, ringraziando i proprietari in una lettera.
Nel 1880 venne costruito l'Albergo Reale, che ospitò personaggi illustri come il Principe di Napoli e Giuseppe Verdi (che definì la grotta “l’ottava meraviglia del mondo”).

LA STORIA PIU' RECENTE
Nel 1980 un gruppo di subacquei iniziarono l'esplorazione della faglia sommersa di Grotta Giusti scoprendo incredibili sale sommerse e sifoni. L'esplorazione vide poi un periodo di interruzione pre riprendere nei primi anni '90.
​Nel 1996 nasce un diving (Grotta Giusti Diving) che conduce gli appassionati di subacquea alla scoperta di questa meraviglia.

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